Avevi detto resta sveglio
un altro anno, dai
passo alle vertigini
noi siamo già vecchi prima che il tempo ci consideri
volevi smontarmi?
l'hai presa alla leggera, ah?
io cibo per la mente da sfamare le favelas, quindi
pezzi di merda con le impronte sullo scanner
non risolvi sti delitti, son tracce di Laura Palmer
l'ingegno fotte il congegno, una richiesta
prendi carta e penna ti spiego la musica che ho in testa
non mi segui, non è un fatto precario
non mi capisci perché il rap non mi basta a dirti il necessario
guardare in faccia quest'uomo con il ripudio
è come danzare col demonio nel pallido plenilunio
è come stare a digiuno quando la carne chiama
vendi i denti per la fama, ti tocca mordere l'aria, frana
un mondo fatto di cera, spegni stasera
ho più traumi io in testa di Primo Carnera a fine carriera
sottomessi e dopo messi in risalto
loro dicono di saltare, e tu rispondi: quanto in alto?
che era d'appalto il loro servizio musicale
questa è guerra da palco sotto facce da funerale, stai male?!
qui è intelligenza artificiale
la tua fama va in fumo per uso personale
il dramma esistenziale te lo suono con note
su parole di conforto dentro parentesi vuote, vuote.
direi che forse non è il tempo per capire, e allora
proietta questo verso i figli dei figli
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza
e direi che forse è meglio andare fuori all'istante
la ragione spia dai buchi delle serrande
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza.
e il panico addormenta, la gente si accomoda
mi sveglio, fuoco in testa come fiamme su sodoma
logora sti figli di puttana ad ogni beat
masticate a marciapiede, questa è America anti-history x
non me ne fotte del fattore incentivo
è il fatto che io vivo tra le righe di un corsivo
e la causa rende becero
m'hanno svuotato così a fondo che se provo a pensare sento il reverbero
o cambi corrente oppure l'acqua stagna
o rischi e becchi i fischi come gessi sulla mia lavagna
e qui nessuno ci guadagna un tot per vivere
sta vita è troppo breve per potertela descrivere
e un filo musicante parte dalla culla, siamo
cani legati che abbaiano al nulla
e fai così non mi ascoltare, un favore
scordati il mio nome e poi il suono delle parole, quindi...
direi che forse non è il tempo per capire, e allora
proietta questo verso i figli dei figli
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza
e direi che forse è meglio andare fuori all'istante
la ragione spia dai buchi delle serrande
direi che ormai anche il silenzio è eloquenza, ma
ogni canzone leva pesi alla coscienza.