Io credo di conoscerti
la mia casa è al 26
tutti i giorni stessa strada, stesso tram,
se piove vado in macchina
e tu che lavoro fai
potrei passare à prenderti, se vuoi.
Conosco un posto dove in due si spende poco
e la prima volta pago io
primo, secondo, dolce e poi il caffé
e dopo a bere a casa mia.
Ma lei in silenzio se ne sta
mentre cammina accanto a me,
sei italiana o no,
sorride un po',
il tuo nome non mi hai detto
come mai.
La scena è quella solita
della semioscurità
lei da une parte ed io che guardo in su
e parlo di canzoni mentre un disco va
e intanto mi avvicino un po' di più
ma c'è qualcosa che mi dice no
une scusa inventerò.
Ma lei in silenzio se ne sta,
che situazione questa qua
non so che fare o dire
e lei sempre là
con un cenno della mano
lei mi fa capire che
vuole andar via.
Mi guarda mentre il taxi
già sta partendo e lei con sé
sorridendo se ne va in allegria
oh... se era bella... bella da morire
non l'ho più vista o visto mai.
Ed in silenzio resto qui,
che confusione dentro me
non la racconterò
questa avventura
non saprei cosa rispondere:
se era bella o bello
non lo saprò mai.