La mia gente non ha infanzia e neppure adolescenza
Ma coltiva come un fiore la speranza.
E' convinta di stare al mondo per qualcosa di misterioso
Non prevede nei suoi progetti il riposo.
Veramente sorride poco
Come fosse un gran peccato stare a vivere
Ricordandosi di esser nati
E canta canta canta
E cantando canta l'oggi e il passato.
Se qualcosa ti stringe il cuore puoi parlarle del tuo dolore
Nessuno meglio della mia gente ti sa capire.
Amicizia ti dà col pane ed affetto ti dà col vino
Te ne offre ma non chiederle di spiegare.
Ti sorride se può servire e ti augura "buona sorte"
Cenerentola no non cambia vivendo a corte
E canta canta canta
La vita ma non teme la morte.
La mia gente si vive i sogni inventati dai suoi poeti
Se li porta nella memoria ben custoditi
E se a volte vivendo incontra la felicità per caso
Umilmente quasi lei le chiede scusa
Ma gli affetti se li assapora come tante benedizioni
Rispettandoli come il bene più prezioso
E canta canta canta
E i ricordi sono il suo paradiso
Ma canta canta canta
E cantando canta l'oggi e il passato
E canta canta canta
E i ricordi sono il suo paradiso.