Non lascio che la noia impugni la realtà
Lo scorrere implacabile del tempo mio
Vedrà da solo i ricordi
Che dal passato emergono e confondono le idee
Forte grido e inizio a scendere
Mi sveglio dal torpore che l’inerzia un dì creò
Forte impugno ed affondo dentro me
L’equilibrio mio
Lontano dal niente
Da vane abitudini
Perse in me
Distanze infinite crollano
Confini s’aprono
Solo a stento
Dentro me
Respiro mio s’affanna fugge l’attimo
A specchi d’illusioni affido l’anima
Guardo nascosto e’ il divenire
Nel limbo dell’indifferenza sguardo non cadrà
Dolce sfida agli occhi miei sarà
Distruggo il sapore di paure inutili
Dolce sconfitta io ti annegherò
Nel mio essere