Orride larve! E che da me volete?
Perché admeto fuggite?
Ah! Si, voi siete
Che turbate la mente
E da voi non risente
Che un affanno penoso
Crude!
Non avrò mai dunque riposo?
Se volete ch’io muora, io morirò
Ma che! Voi non potete
Farmi morir senza turbar la quiete?
Si, si: Di ferro armate
Sanguinolenti e crude
Tornate, omai tornate
Ma! O dio! Ch’io già vi sento
Che di pietade ignude
Non volete che cessi il mio tormento
L’etra si scuota, e con fulminea fiamma
Fenda la terra, e nel suo cupo letto
Ov’è de’ sogni il regno
Là vi ritrovi, e là vi squarci il petto
Cosi almen potrò, se il cor si sface
Già che morir degg’io; morir in pace