Rit. (x2):
Ah, microfoni in fiamme,
chi si salva e chi è in panne,
adesso sconti le condanne.
Microphone on fire
vorrei che questo fuoco anche per poco non scopaia.
Turi:
Microfoni in fiamme, qualcuno si salva le penne, vendetta perenne chi ha fretta le prende,
si risponde con onde sonore,
d'altronde il migliore annega nel mio sudore,
furore, mine sotto i palchi
rime esangue a fiotti
non ho tutti itorti se li voglio morti.
Oltrepassate la frontiera,
perchè per il duemila gli spacchiosi sono fuori di galera.
sudi freddo, tira fuori scudi dall'armadietto
i tuoi studi non hanno retto: saluti!
manda un bacio alla mamma alla prossima jam vedrai l'aria che s'infiamma
coi tuoi cd che incidi, uccidi i miei miti e li camuffi in suicidi
per una carriera duratura
sorrisi finti a dismisura complimenti su misura.
tu campioni dai veri campioni,
ti spacci per Elvis ma per me sei Little Tony
alzo il tono perchè non ragiono
troppe bestie in libertà che sporcano il mio suono.
Rit. (x2)
Macro Marco:
Yo, Giuvinò
ringhi di allarm come te non so
in a di air accendo col flow perciò i mic bruciano dò
funk, reggae e tutte cose folk si ma DOC,
tu fai la cresta con l'hip-hop ritorni in vespa come i luna pop.
lare lare, sul mic altro che fare i trick
monto l'armamento e sono pronto per l'incendio
click calabro, temperatura gradi cento
tecnica, intattenimento, stile e accento
nient'altro, Turi e Macro Marco
mi chiamano a ogni palco,
ma altro che Hardcore, parlo d'Alcool
show doppio malto bro duemila e uno,
dove noi bruciamo i micro mentre agli altri brucia il culo.
Qui zero champagne e money rolex, oro e puttane se
uno è Aspromonte a Roma, l'altro è Funky Cabaret
originale no playback bomba a idrogeno,
live perform nitro bem! gruppo elettrogeno.
Rit. (x2)
Il microfono s'infuoca è un congegno anti-truffa
terreno che si annaffia con il liquido del funk tramite cuffia
lascia segni permanenti sgarro a ferro di cavallo
scascia gli ignoranti con rullanti di metallo
occhio al collo, siamo b-boy con la corteccia,
contro 'sta vitaccia sotto il sol che ci irraggia,
battezzati da un padrino James Dinamite
discepoli cazzuti armati di matite anti-ferite,
lite dopo lite giuvanazzi del sud
capaci di testate che ti stendono un mammuth
loop dopo loop,
vinili più cassette, non stendo veli contro viri in cerca di marchette e markette,
mazzette e vendette per chi si vendette,
il tuo 007 vuole spiare le tue chicche,
poi pretende dritte
ma becca,
fitte all'intestino
chi fotte a me vicino alla fine del cammino,
perdono ma non scordo,
orgoglio come Dio comanda tengo i nomi sopra un foglio.
il microfono è in fiamme,
chi si salva e chi è in panne,
ma chi prova e non sa si ustiona le zanne.