Nicolas Godin - Quei Due Тексты

L'ho incontrato che ballavo con un' altro Spalle alte,
sguardo fino, camicia Bianca senza giacca.
L'altro
Lui non mi riusciva di guardarlo bene
Non era mica semplice, continuava a girare, a saltare ad agitare la testa
Muovevo le gambe come si doveva,
le braccia tutte intorno e sopratutto mi ostinava a fare finta di niente,
a star li' in mezzo quella sera dovevi sentirci aspettare
Niente era ancora iniziato,

nessuno poteva immaginare che un giorno saremmo davvero arrivati fin li',
e pure gia' allora in quella stanza tutti ci guardavano come se volessero rubarci qualcosa.
andiamo a casa - dissi io, andiamo a casa - disse lui.
Una casa non l'avevamo, cosi' non saprei dire bene dove andassimo,
quale fosse poi esattamente il piano - qualcosa come restare in quella luce li'
Una ragazza del sud non poteva lasciarlo e un uomo del nord non faceva che inseguirla.
Nessuno - sembravano dirci i fiori di certe stanze d'albergo,
nessuno è mai stato punito per questo.

La gente faceva quello che fa la gente - ci odiava, ci versava da bere, si pettinava come noi - non che per noi esistessero davvero
Il mondo dale nostre parti, serviva solo a essere felici.
Abbiamo viaggiato giorni per mangiare pesche gialle,
abbandonato un continente per evitare di traslocare.

Cercato case bianche sulla spiaggia illuminate bene.
ci siamo annoiati, abbiamo guidato contromano,
fatto impazzire camerieri, pagato I conti con I ricordi di una festa,
rubato due polli ad un mercato del sud,
bevuto whiskey per due giorni interi a Roma in abito da sera.

Non che resti gran che' oggi,
ma quelli intorno a noi in fondo stanno ancora in piedi e quelli che cercavano di avvertirci -
è finita che sono andati via prima loro - ma neanche quello conta molto,
in fondo - siamo stati con noi stessi e con un po' di mondo
E questo è tutto.
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