Milano riverbera
mille parole ora mute
e la mia storia è ridotta
al suono della tua voce
e resta il fiato sui vetri
in questa inerzia di giorni
aspettando che il sole
faccia il giro e ritorni
Risate e lacrime è uguale
come momenti qualunque
che reclamano vite
fatte di andare e venire
mangiare, dormire
respirare, morire
in cui niente è abbastanza:
né il mondo né questa stanza
Ogni nuova domanda
si ferma al nodo del cuore
e nel mezzo del sonno
attimi sembrano ore
cosa ci abbiam guadagnato?
quale ne è stato il costo?
cosa abbiamo perduto?
che cosa ne ha preso il posto?