La febbre sul labbro zavorra di ieri
Io passo secondi a te ossicino mio
Gran gioia il cuscino che vago e che vago
Sei piume e vapore di forza che abbina gli amori
Mi ero abbandonato sui prati lo so
Usando il contesto cedevole e chiaro
E ritorno con lo scooter che non ho
Ma con la catena che invece ho
Ma se perdoni e paghi il mio destino
Vivi come un sasso con un animo leggero
Tra i fiori che si strusciano
Vicino alle tue gambe nostri passi divisi
Correre e dipingere gli specchi di nero
zerbini reclinati male, carne vestita di pizzo
Rubare bustine di zucchero del bar che conosci
per ricostituirsi forte e ancora durante i viaggi
Avere cura e ancor più amore dei tuoi baci
il turno per le analisi con lo zaino fra le gambe
le unghie che son corte distanti da ogni sonda
dell' impiccare la gravità: non ne parlo mai
Ma se perdoni e paghi il mio destino
Vivi come un sasso con un animo leggero
Tra i fiori che si strusciano
Vicino alle tue gambe nostri passi divisi
le anteprime culturali sono già abitudine
mentre bevo il succo mentre bevi acqua
visto come corri forte e attiri a te l'aria
e tieni le posate facilmente in mano
ora poi il discorso sulla gravitübr /> perde purtroppo tutto il peso
ed era un peccato scherzare sull'amore
perché l'amore ha proprio un peso
Ma se perdoni e paghi il mio destino
Vivi come un sasso con un animo leggero
Tra i fiori che si strusciano
Vicino alle tue gambe nostri passi divisi