E fù poco a poco
Che nacque l’orgoglio
La voglia di avere
Le cose degli altri
Finché venne il giorno
Che un uomo ad un altro
Le terre rubando
Gli tolse la vita
Ci fù chi era ricco e chi nulla aveva
Nasceva l’invidia del proprio fratello
Morirono I fiori fiorirono ordigni
Coi quali si fece di popoli strage
La guerra chimica, seguì l'atomica
Le acque con l'aria per sempre inquinando
Milioni di piccoli, e grossi animali
Con alberi e cose, distrutti dall’odio
E un bimbo bevendo, dell'acqua di un fiume
Perdette per sempre, il corpo innocente
Restò la sua voce per dire alle genti
La fine di tutto parlò come dio
Avete turbato, la vostra armonia
Togliendo equilibrio a ciò che ho creato
Al corpo soltanto, avete pensato
Usando la mente per fare del male
Così ve lo tolgo, vi lascio la voce
Perché in altri mondi parliate per me