lei entrò nell'ascensore
e sentì un odore
che la portò indietro
al tempo in cui
credeva ancora un po'
credeva ancora un po'
lei si guardò in giro
e non riuscì a trovare
nessuno che
la sapesse accompagnare lassù
dove niente cade giù
fermo sul bordo del letto
contava i minuti
prima del sonno
per riuscire a
sognare ancora un po'
sognare ancora un po'
chiuse piano gli occhi
e poi si lasciò andare
pregò che il giorno
tardasse ad arrivare laggiù
dove niente resta su
luci al neon, scie luminose
mettiti le tue scarpe veloci che
stanotte smetterò
di rotolare, ingoiare
accettare, vomitare
rotolare
si incamminarono insieme
lungo il binario
lei si asciugò gli occhi
lui disse no
non farle cader giù
non farle venir giù
ma dopo pochi istanti
restò solo un fischio e
le luci rosse dell'ultimo vagone che va
dove niente resta su
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