Una vecchia strega si pizzicava la lingua e una candela dopo spegneva. I ricordi di ragazza nella saliva vedeva,
in una tazza! E tu ricordavi la belladonna che sta sulla
scopa,
quel giorno che fece volare anche te;
da allora sai che,
nipote di strega,
sei strega ed il fatto si spiega da sé.
Ed il ricordo del tempo passato a inseguire le mosche,
che ormai non c'è più -Che invero il tempo,
lo sai, ci sarebbe ma nonna non regge,
lo vedi anche tu, che di convegni ai castagni, di ragni,
al ruscello e di canti scordati finanche da un merlo son
pregni i ricordi di strega ma il corpo si piega e domani…-
Una vecchia strega si pizzicava la lingua e una candela dopo spegneva, allora diceva:
-Ora mia piccina,
che sono vecchia ed il tempo s'avvicina,
guarda la rena e domandati:
-Chi sono?-