Una storia, una salita
Una strada, una matita
Un microfono, una stretta con il sangue fra le dita
Che Dio ci maledica
Sento le sue impronte di una croce incisa
Con l'olio bollente sulla fronte
Un animo bastardo, una cieca convinzione
Un rifugio, uno sguardo, una ricerca di attenzione
In bilico fra l'odio profondo e la redenzione
Ho scelto la beatitudine dell'eterna dannazione
Ehi, lo sai che ho perso troppo tempo
Chissà se tu l'hai ritrovato
Chi dice marchiato, chi dice macchiato
D'indelebile c'è solo un destino segnato
Cercavi conforto in un uomo contorto
Ma il fato è beffardo ed il fiato è già corto
Per noi non c'è cura, non c'è medicina
Se poi mi sento solo quando mi sei vicina
Coscienza lavasecco, una doccia di sangue freddo
Sono talmente perso che non trovo più me stesso
Nulla accade dal nulla, ne son certo
La mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento
Si potesse cancellare tutto il male lo berrei come assenzio
Stanotte
E quante volte avrei voluto urlare ma sono rimasto in silenzio
A pensare alle cose che ho perso
Ad immaginare fosse diverso
Non mi guardo da mesi allo specchio
à da un po' che sospetto che dentro il riflesso
Ci sia quella maschera che mi hanno messo
Si potesse cancellare tutto il male lo berrei come assenzio
Stanotte
E quante volte avrei voluto urlare ma sono rimasto in silenzio
A pensare alle cose che ho perso
Ad immaginare fosse diverso
Non mi guardo da mesi allo specchio
à da un po' che sospetto che dentro il riflesso
Ci sia quella maschera che mi hanno messo
Più leggeri della cenere
Voliamo via se il vento soffia forte
Più preziosi di un diamante che
Diventa luce quando fuori è notte
Divento luce se là fuori è notte