Quando le luci sopra le città si spengono solo su un foglio mi rispecchio
mentre notti insonni coprono il mio paesaggio sfoggio memorie e miei ricordi
che su un foglio prendon forma ora dipingono cose in me intrise cercando nel
silenzio forze per aprire porte un tempo chiuse resta una fase e non una
frase di circostanza che segna il mio cammino ricavandone l'essenza usanza
del mio ego sostanza a cui dar sfogo su un foglio spiego cosa mi porta a
scrivere la forza per evadere dall'abitudine mi porta a scegliere e a luci
spente brilla un obiettivo da raggiungere nel cielo splende la mia stella
non sarà facile né irriducibile perseguo nel mio viaggio senza rancore o
odio scorgendo poi nel buio quella luce che mi farà star sveglio.
Mentre dorme la città respirerò il silenzio e la mia stella mi guiderà
(mentre) dorme la città su un foglio mi specchierò e un altro giorno vedrò.
Mentre dorme la città qualcosa mi comunica la penna resta l'unica amica che
mi carica non c'è finzione scenica tanto qualcuno poi lassù so che mi
ascolta la mia mente ostenta frasi su di un foglio cariche di orgoglio
adesso voglio il meglio come un padre per il proprio figlio sveglio scrivo
ciò che vivo respiro un vento dal silenzio spinto ora che il mondo fuori
dalla stanza resta spento quindi dipingo mille parole vedendo fiori sui
balconi o dietro vetri e tapparelle chiuse molte altre cose poi ma tante
sensazioni che magari non verranno scritte mai restano in noi nel più
profondo senza sapere che destino loro poi sto offrendo su un foglio adesso
non più bianco la penna scivola e dal nulla cadono parole come gocce dentro
una pozzanghera.
Mentre dorme la città respirerò il silenzio e la mia stella mi guiderà
(mentre) dorme la città su un foglio mi specchierò e un altro giorno vedrò.
.sono le ore 5 e 42 minuti.
A luci spente soltanto con i miei occhi vedo l'evolversi di storie il
disgregarsi di famiglie legate poi da un solo vincolo pensieri nel silenzio
della notte che poi invadono la mia storia resta una scoria del mio
paragrafo tra luci spente una abat-jour che illumina forse il mio stato
ipnotico prolifico resto in incognito finché le luci del mio palcoscenico
non brilleranno resto sveglio non prendo sonno pensando solo a ciò che
voglio a luci spente folgorato da un abbaglio con una penna e un foglio fa
da tramite tipo un messaggero in codice porta consiglio e veglio sul mio
futuro e per le strade della notte vedo gente pronta solo a far denaro
facile ridotta all'impossibile stato dell'essere ma tra bene e male tutto
ciò mi porta poi a distinguere.
Mentre dorme la città su un foglio mi specchierò e un altro giorno vedrò
(mentre) dorme la città respirerò il silenzio e la mia stella mi guiderà...
Devo saper distinguere la strada per poter poi scegliere il mio percorso
verso il senso giusto questo penso sia mio cammino verso qualche cosa che ha
a che fare poi col mio futuro scrivo coi miei occhi vedo insegne spente
strade deserte gente pronta poi a cambiarsi d'abito per recitar tutte le
notti poi la stessa parte triste sorte io cerco ossigeno vitale luci spente
per le strade adesso accese nel mio cuore senza confine in cerca di qualcuno
che sta ad ascoltare le mie parole all'orizzonte a volte pronunciate sopra
un foglio solo a luci spente senza finte sei solo contro la realtà cerchi di
capire cosa non ti va nel verso giusto ma del resto io so che questo non
sarà soltanto un modo per sprecare inchiostro.
Mentre dorme la città respirerò il silenzio e la mia stella mi guiderà
(mentre) dorme la città su un foglio mi specchierò e un altro giorno vedrò.
Mentre dorme la città respirerò il silenzio e la mia stella mi guiderà
(mentre) dorme la città su un foglio mi specchierò e un altro giorno vedrò.