Era la notte di quel brutto giorno, i guanti erano sconfinati,
Come l'incubo di un assassino o i desideri dei condannati.
Dietro al guanto maggiore la luna era crescente
E piccoli guanti risalivano la corrente
E piccoli guanti risalivano la corrente.
Fino al Capo dei sogni e alla riva
Del letto dell'innocente che dormiva.
Un mostro sconosciuto osservava non osservato
Sopra a un tavolo il guanto incriminato
Sopra al tavolo un guanto immacolato.
E il guanto fu rapito in una notte d'inchiostro
Da quel mistero chiamato amore
Da quell'amore che sembrava un mostro.
Inutilmente due nude mani si protesero a trattenerlo.
Il guanto era già nascosto dove nessuno può più vederlo,
Il guanto era già lontano quanto nessuno può più saperlo.
Oltre la pista di pattinaggio e le passioni al dì di festa
E le onde di tutti i mari.
E il trionfo nella tempesta e le rose nella schiuma.
Il guanto era volato più alto della luna.
Il guanto era volato più leggero di una piuma.
Oltre il luogo e all'azione e al tempo consentito,
E all'amore e le sue pene.
Il guanto si era già posato in quel quadro infinito
Dove Psiche e Cupido governano insieme
Dove Psiche e Cupido sorridono insieme