Da quando ho messo in casa quell'armadio
che parla e canta e che si chiama Radio,
nessuno non c'è verso che si aggiusti
perchè ciascuno va coi propri gusti.
Così se un referendum devo fare,
io posso solamente dichiarare
che il vecchio nonno aggancia la sua pipa
e va cercando sempre Tito Schipa,
mentre la sera c'è lo zio Gaetano
che accessa le armonie delle Lescano.
E mia cugina, timida e pacata,
dal giorno che alla Radio fu invitata,
s'innamorò di botto alla follia
dei nervi del Maestro Petralia.
Beato chi qualcosa capirà,
fra tanti gusti dite voi come si fà.
Chi vince al lotto compra quell'armadio
che parla e canta e che si chiama Radio,
ma se al novizio chiedi chi gli piace,
non è al corrente e sul principio tace.
Però se un referendum devo fare,
mi proverò così ad interrogare.
Così ha risposto ieri Margherita
che nella Radio adora la partita,
quando si sente urlare le persone,
nella sua mente vede anche il pallone.
La Clara invece, senza tanti appigli,
si scuote solo a Beniamino Gigli.
Però Carlotta è presa dalla bizza
se non c'è la bacchetta di Barzizza.
Beato chi qualcosa capirà,
fra tanti gusti dite voi come si fà.
Persino in cielo, quando si trasmette,
chi vuol concerti e chi vuol canzonette,
ascoltano Parodi e Cherubini,
ma gli Angeli son sol per Angelini.
Beato chi qualcosa capirà,
fra tanti gusti dite voi come si fà