Il riflesso sul lago di Kaman
mosso da un gelo pittoresco e inesatto
piega gli elementi in un comune respiro e sposta le nuvole
da pezzi di sereno a grappoli uniti all'Europa centrale
dove Geografia rimprovera meridiani
calca sull'equatore quale leader incontrastato
punge con il picco le aree più basse
Ho udito sirene cantare troppo piano
il grido di Ulisse gonfiare le vele
Perfino nello sconcerto delle Marianne
s'annida riluttante l'origine del mondo
quando linfe ingrossate vivacchiano a fondo
lasciano il piglio alle correnti
mentre ai bordi una furba umidità
cresce fra creature allegre vanitose
fuori sulle sabbie l'Atlantico è pensoso
su come cucire le terre che separa
Spero che non voglia o che voglia per sempre
il contrario dei sogni l'origine del mondo
Cristalli di cielo frantumano l'ordine apparente di gesso
scaturito da quello che sotto chiamano quasi sempre
colui che governa e controlla le cose
come un'immensa unica verità plasmata in forma perfetta (conveniente)
che a vederla appare in balia di qualsiasi evento esagonale
e tu profitta dello scompiglio per decidere finalmente
certifica l'origine del mondo